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Alba Fucens



L’area archeologica di Alba Fucens è conosciuta come “La piccola Roma ”. Situata a circa 25 km, nel Comune di Massa d’Albe, le rovine di Alba Fucens sono uno dei gioielli archeologici più belli ed importanti d’Abruzzo. Fondata dall’Impero Romano verso il 303 a.C. a nord dell’antico Lago Fucino, oggi è meta di appassionati di archeologia, storici, scolaresche e soprattutto curiosi, che la raggiungono per ammirare soprattutto l’anfiteatro romano risalente al I sec. a.C., il Santuario di Ercole, la via dei pilastri e la Chiesa di San Pietro, sulla quale sorgeva il Tempio di Apollo.



Torre delle Stelle – Aielli



A pochi chilometri da qui si trova uno dei simboli di Aielli , borgo autentico che ha fatto del centro storico un’attrazione internazionale, la torre medievale chiamata anche “Torre delle Stelle ”. Di forma circolare e situata sul punto più alto del paese, era parte integrante di un’antica fortificazione risalente al XIII sec. d.C. Oggi, oltre ad essere un punto panoramico dove poter ammirare il paesaggio circostante, è sede dell’osservatorio astronomico, del “Museo del Cielo ” e di una biblioteca scientifica che conta oltre 500.

Tour dei murales – Aielli



I murales di Aielli sono diventati un punto di riferimento per gli amanti della street art e per i curiosi di tutto il mondo, i quali raggiungono il borgo marsicano per ammirare i suoi angoli colorati e per scattare qualche selfie. Ogni anno ad Aielli viene organizzato il tour dei murales, iniziativa che fa parte di “Borgo Universo ”, evento che oltre a mettere in evidenza la particolarità dei disegni, propone musica, arte e gastronomia locale. Passeggiando per il borgo di Aielli ci si può imbattere in alcuni dei murales più famosi e soprattutto più fotografati d’Italia, il coloratissimo murale dell’artista di fama mondiale Okuda San Miguel, e “Fontamara”, meraviglioso romanzo di Ignazio Silone trascritto, per intero, su un muro situato nei pressi della Torre delle Stelle.

Castello Piccolomini



Il Castello Piccolomini di Celano è il simbolo della Città , il segno più evidente dell’antica fortificazione medievale. I lavori di costruzione del mastio iniziarono verso il 1392 per volontà di Pietro Berardi, Conte di Celano, membro di una delle famiglie più potenti dell’epoca. Ma fu Antonio Todeschini-Piccolomini, nipote di Papa Pio, a portare avanti i lavori fino al 1463, anno in cui terminò la splendida e monumentale opera. Costruito inizialmente con l’assetto e lo scopo di struttura difensiva, venne trasformato ben presto in una nobile residenza che fonde contemporaneamente la bellezza degli elementi medievali e rinascimentali.

Dopo l’importante famiglia Piccolomini il castello passò nelle mani di diversi stemmi nobiliari fino al 1938, quando lo Stato lo dichiarò Monumento Nazionale.